31/01/02 PORTO ALEGRE - FORUM SOCIAL MUNDIAL 2002
Il Forum Sociale Mondiale e’ il luogo geografico dove convergono, da ogni angolo del pianeta, cuori, menti, intelligenze e speranze di un mondo migliore. E’ il luogo sociale, morale, politico, culturale dove convergono i processi in atto nel mondo che stanno elaborando le alternative alla globalizzazione neoliberista.
...torniamo un po’ indietro nel tempo, all’inizio del 1971 (io non ero ancora nato !) In una fredda cittadina sulle alpi svizzere, Davos, si riuni’ per la prima volta il Forum Economico Mondiale dove i maggiori paesi industrializzati si incontrarono per stabilire le politiche finanziarie e orientare la rotta dello sviluppo economico del pianeta. E da allora questo tempio dei grandi dell’economia, si ripete tutti gli anni e le sue decisioni si ripercuotono su tutti noi. Ma l’anno scorso, esattamente 30 anni dopo, e' successo qualcosa di nuovo, una sorpresa inaspettata per questi economisti internazionali. Negli stessi giorni del Forum Economico, dall’altra parte del mondo, in una piccola cittadina del Sud del Brasile fino ad allora poco nota, si diede il via a un incontro internazionale denominato Forum Sociale Mondiale, al quale parteciparono 18000 persone appartenenti a migliaia di associazioni non-governative di quasi tutti i continenti. Questo Forum Sociale nacque sulla spinta della forte e sempre piu’ crescente critica alla globalizzazione neoliberista, sviluppatasi a Seattle nel 1999. Nasce come un’alternativa possibile, una risposta al Forum economico dei potenti. Il Forum Mondiale Sociale ha potuto presentare al mondo come la grande moltitudine di esclusi, organizzata e cosciente, non è solo capace di denunciare il male e la sua radice, ma è anche capace di presentare alternative, cammini diversi e vari pensamenti per costruire un mondo nuovo. Insomma, l'evento di Porto Alegre ha rivelato la forza dei poveri, e questa e’ stata proprio la sua grande forza.
I delegati riuniti al primo Forum Sociale Mondial, dopo giorni di dibattiti workshop e conferenze, elaborarono un importantissimo documento e lanciarono a livello internazionale l’appello "UN ALTROMONDO E' POSSIBILE !": <Riaffermiamo la supremazia dei diritti umani, ambientali e sociali sulle esigenze dei capitali e sugli investimenti. La vita e la salute devono essere riconosciuti come diritti fondamentali, e le decisioni economiche devono essere subordinate a questo principio. Domandiamo un sistema di commercio giusto, che garantisca il pieno impiego, la sovranita' alimentare, ragioni di scambio eque e benessere locale. Un mondo diverso, senza miseria, fame, discriminazione e violenza;in favore della qualita' della vita, dell'equita', del rispetto e della pace >
Questo appello e’ stato raccolto in Italia dalle associazioni legate alla Rete di Lilliput, dal mondo del Commercio Equo-Solidale e dal Genoa Social Forum, che lo rilanciarono durante le famose giornate di Genova.
Un utopia concreta. Un incontro di chi sta sperimentando esperienze alternative, un incontro non di chi protesta ma di chi vuole costruire un futuro per l’umanita’, mettendo l’uomo e i valori della solidarieta’ davanti al profitto economico e al mercato. Un AltroMondo non solo e' "possibile" ma è anche "IN COSTRUZIONE".
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